Primo Maggio
di Marta Roccetti, presidente di PALCO
1 maggio 2025
di Marta Roccetti, presidente di PALCO
1 maggio 2025
In occasione della Festa del Lavoro, P.A.L.CO vuole rinnovare con forza il proprio impegno per la promozione della cultura del lavoro, quale pilastro della dignità umana e elemento imprescindibile per lo sviluppo sociale, economico e civile del nostro Paese.
Oggi più che mai, il mondo del lavoro è caratterizzato da contraddizioni e complessità.
Per molti di noi il lavoro rappresenta un valore fondamentale, mezzo di costruzione identitaria. Tramite il lavoro diamo senso alle nostre vite e portiamo noi stessi nel mondo. Il lavoro è strumento per l’autonomia economica, base primaria delle libertà individuali, spazio di relazione e di partecipazione alla vita collettiva.
In questa visione, lavorare non significa solo produrre o ottenere i mezzi di sostentamento, ma anche contribuire attivamente al bene comune, dare forma alla propria esistenza e trovare senso attraverso l’impegno.
Su queste premesse è nata anche la nostra associazione.
Di fronte a questa prospettiva del lavoro esistono tuttavia spinte contrarie.
Per molte persone, il lavoro non è un’opportunità, bensì una costrizione. E’ solo di ieri una sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato l’esistenza, nel nostro paese, di condizioni di schiavitù per gli immigrati impiegati nella raccolta di pomodori e angurie.
Nei nostri incontri abbiamo più volte affrontato i temi delle discriminazioni, di genere, razza o etnia, che limitano l’accesso al lavoro dignitoso e alla parità di trattamento.
In questo ambito si inserisce anche la questione gravissima della sicurezza sul lavoro. I dati sugli infortuni e le morti bianche nel nostro paese sono ancora allarmanti e testimoniano quanto il lavoro non sia, per molte persone, non solo un luogo di crescita e realizzazione personale, ma anche solo un luogo sicuro.
Dall’altro lato, si evidenzia un crescente disallineamento tra le nuove generazioni e i modelli tradizionali di lavoro. La ricerca di un equilibrio tra vita e professione, il desiderio di libertà, il rifiuto delle forme classiche di lavoro stanno dando forma a nuove domande: il boom delle “grandi dimissioni”, la richiesta di smart working, la settimana corta, la flessibilità oraria. Tutto ciò riflette una trasformazione profonda del rapporto tra individuo e lavoro.
Da ultimo, il ruolo sempre maggiore che sta assumendo l’intelligenza artificiale. Le sue potenzialità sono enormi, ma altrettanto significativi sono i rischi: dalla sostituzione delle professioni tradizionali alla ridefinizione dei ruoli e delle competenze richieste.
Oggi celebriamo il lavoro, in tutte le sue forme e con la sua complessità.
Celebriamo chi lavora, chi il lavoro lo cerca e chi lo ha perso. Celebriamo chi si batte per un lavoro sicuro, equo e rispettoso della persona.
E celebriamo anche la nostra responsabilità nel costruire, insieme, un futuro del lavoro più umano, più giusto e più accessibile per tutti.
Buon Primo Maggio a tutte e a tutti da noi di PALCO!