Alla scoperta dell'Istituto Cavazza: cultura, lavoro e accessibilità sensoriale
di Marta Roccetti, presidente di PALCO
26 giugno 2025
di Marta Roccetti, presidente di PALCO
26 giugno 2025
Nell’ambito del proprio impegno nella promozione della cultura del lavoro, il 26 giugno 2025 PALCO ha organizzato una visita guidata all’Istituto Francesco Cavazza di Bologna, ente di riferimento nazionale per la formazione, l’inclusione e l’autonomia delle persone cieche e ipovedenti.
Dopo un intervento sulle attività e sulla missione dell’ente da parte del Presidente Elio De Leo, il percorso si è articolato attraverso i diversi spazi dell’Istituto, toccando:
- il progetto fotografico Camera Chiara, nato da un’idea di Davide Conte e sviluppato in collaborazione con l’Istituto nel 2023. Il progetto sfrutta la tecnica della rayografia, ossia la fotografia tramite un ingranditore della silhoutte di oggetti appoggiati sulla carta. Tramite questa tecnica le persone con disabilità visiva possono realizzare consapevolmente immagini fotografiche che vengono poi stampate in rilievo con la tecnica di stampa “Minolta”, per permetterne la restituzione tattile.
- il Museo Tattile Anteros, con circa 60 riproduzioni tridimensionali in bassorilievo di dipinti antichi e moderni. Un’esperienza didattica volta all’educazione estetica e al potenziamento delle capacità tattili e cognitive, attraverso la modellazione della creta e l’esplorazione tattile
- il Museo Tolomeo, un viaggio interattivo attraverso gli oggetti usati dall’Istituto nel corso degli anni, per raccontare la storia dell’Istituto e riflettere sui temi della trasmissione del sapere e dell’innovazione tecnologica.
A valle di questo incontro, pubblichiamo un articolo inviatoci dal Presidente Elio De Leo sul ruolo dell’Istituto nella promozione dell’autonomia professionale delle persone con disabilità visiva e sul valore dell’inclusione.
Verso un’autonomia professionale: l’Istituto Cavazza e il valore dell’inclusione
di Elio De Leo, Presidente dell’Istituto dei Ciechi “Francesco Cavazza”
L’Istituto dei Ciechi “Francesco Cavazza” nasce nel 1881 per volontà di Francesco Cavazza, imprenditore e filantropo bolognese, con l’obiettivo di offrire educazione, formazione e sostegno alle persone con disabilità visiva. Da oltre 140 anni, la nostra istituzione si è evoluta da luogo di assistenza a vero punto di riferimento a livello nazionale ed internazionale per l’inclusione, la cultura e l’innovazione. Il nostro impegno è da sempre quello di garantire alle persone cieche e ipovedenti gli strumenti per vivere da protagonisti nella società.
Negli ultimi anni il nostro Istituto ha rinnovato l’impegno verso l’integrazione professionale delle persone con disabilità visive, promuovendo percorsi formativi, sperimentazioni innovative e occasioni che valorizzano competenze e creatività.
Abbiamo consolidato i corsi destinati a qualificare gli allievi in ambiti tecnologici e della comunicazione. In particolare attraverso:
· Corso per centralinista-operatore dell’informazione e comunicazione, accreditato dalla Regione Emilia Romagna: è un percorso di 1.200 ore, rivolto a un massimo di 30 partecipanti, con alloggio residenziale per 9 mesi, supporto per l’autonomia negli spostamenti, attività sportive e sostegno psicologico per garantire condizioni di piena inclusione
· Formazione di operatori di ausilioteca: il corso forma figure specializzate nella gestione di tecnologie tiflotecniche, fondamentali per innalzare la qualità dell’inclusione sia nella didattica che nella quotidianità.
I nostri esperti informatici, inoltre, continuano a sviluppare software e strumenti hardware che rendono la vita più accessibile, abbattendo barriere e offrendo concrete opportunità di lavorare grazie al supporto delle nuove tecnologie.
Il nostro approccio punta sulla collaborazione con realtà pubbliche e private: banche, fondazioni, Enti Locali. Le alleanze con le associazioni culturali e scientifiche sostengono progetti che integrano formazione, cultura e occupazione. Le attività dei nostri musei tattili e dell’atelier hanno coinvolto giovani artisti – non solo con disabilità visiva – in percorsi di ricerca e produzione artistica condivisa. Questi progetti sperimentali, in cui fotografia, musica, cinema, scultura e grafica si coniugano con l’accessibilità sensoriale, hanno dato modo a nuovi talenti di formarsi e affermarsi. Il nostro spazio espositivo interno e la partecipazione a rassegne artistiche (tra cui Arte Fiera e mostre in collaborazione con enti pubblici) hanno offerto visibilità e opportunità concrete di sviluppo professionale. In questo senso, il Cavazza non è solo luogo di formazione per ciechi e ipovedenti, ma anche un centro vivo in cui arte, inclusione e giovani energie si incontrano per generare nuovi percorsi e imprese culturali.
Il nostro Istituto conferma che inclusione professionale e sviluppo imprenditoriale non sono aspirazioni teoriche, ma realtà dinamiche. Formiamo professionisti, creativi, operatori culturali, tecnici tiflotecnici, imprenditori sociali: uomini e donne che non chiedono pietà, ma pari opportunità.
Per il futuro, rilanciamo la sfida: nuovi corsi, sperimentazioni creative, ricerca continua e alleanze strategiche. Siamo certi che, insieme, costruiremo percorsi professionali che cambieranno le vite delle persone con disabilità visiva e, più in generale, rigenereranno la nostra società con passione e innovazione.