Effetto Bonus 110% su mercato e occupazione
di Nicolò Andrea Labanti
6 dicembre 2022
di Nicolò Andrea Labanti
6 dicembre 2022
Negli ultimi tre anni ci siamo abituati a vedere cantieri ovunque nelle città. Il mondo delle costruzioni è cambiato grazie agli incentivi statali ed ai superbonus. Prima del Decreto Rilancio 2020 esistevano già diversi bonus collegati al settore, in particolare: “il bonus ristrutturazione”, l’”ecobonus” e il “bonus facciata”. Questi avevano duplice obiettivo, stimolare il mondo dell'edilizia e risanare immobili logori e di vecchia data.
Il numero di imprese, di diversa natura giuridica, che operavano nelle costruzioni, era però sempre in calo. Infatti, nell’anno 2011 erano registrate alla Camera di Commercio circa 910.710 aziende operanti nel settore, nel 2019 circa 81.892 unità in meno (828.818 in tutto).
Ciò che davvero ha innescato l’aumento delle imprese operanti nel settore delle costruzioni è stato il “Super Bonus 110%” e la “cessione del credito”, (disciplinata dagli artt. 1260 e ss. del Codice civile) ovvero quel contratto con il quale il creditore (cedente) trasferisce ad un altro soggetto (cessionario) la titolarità del credito.
I meccanismi di cui sopra hanno comportato un incremento della richiesta di aziende specializzate, figure professionali e cessionari. L’effetto bonus, ha così invertito il trend della decrescita propria del settore delle costruzioni.
I dati relativi alle imprese di costruzione di nuova costituzione in Italia, parlano chiaro in merito alle conseguenze delle manovre:
Anno 2020 erano registrate 832.247 imprese;
Anno 2021 erano registrate 845.336 imprese;
Anno 2022 attualmente sono registrate 842.388 imprese. Il calo probabilmente è dovuto ad imprese che sono state costituite solo per specifici lavori o imprese che si sono registrate senza avere le competenze o le professionalità adeguate.
La situazione registrata nel 3° trimestre 2022 in Italia:
Analisi per forma Giuridica:
Società di capitale: 31.37% 264.238 imprese registrate;
Società di persone: 10.06 % 84.273 imprese registrate;
Imprese Individuali: 55.11 % 464.205 imprese registrate;
Altre forme: 3.47 % 29.222 imprese registrate.
Analisi per area geografica e relativa distribuzione sul territorio:
Nord-Ovest: 28.80 %;
Nord-Est: 20.10 %;
Centro: 21.10 %;
Sud e isole: 30.00 %.
La misura del Superbonus al 110% è costata 38.7 Miliardi ed ha generato con le sue agevolazioni, le detrazioni e i rimborsi alle ristrutturazioni edilizie, un valore economico di 124,8 miliardi di euro (pari al 7,5% del Prodotto interno lordo del Paese) di cui:
56.1 Miliardi hanno generato un effetto diretto nel settore stesso edilizio ed in tutti quei settori che contribuiscono alla realizzazione delle opere;
25.3 Miliardi hanno generato un effetto indiretto;
43.4 Miliardi è l’effetto indotto spesa in consumi fiscali.
Altro dato interessante è l’aumento di occupazione alla fine dell’anno 2021:
410.000 occupati nel settore delle costruzioni;
224.000 occupati nel settore collegati.
In Emilia Romagna si conferma questo trend al rialzo, infatti:
Anno 2020 erano registrate 70.991 imprese;
Anno 2021 erano registrate 72.086 imprese;
Anno 2022 attualmente sono registrate 72.278 imprese.
Il valore ambientale è un altro di quei tasselli importanti per capire appieno l’impatto che ha e che ha avuto il “Super Bonus 110%”. Il documento Global Status Report for Buildings and Construction pubblicato dalla Global Alliance for Buildings and Construction (GlobalABC) rileva che nel 2020 il settore delle costruzioni ha rappresentato il 36% del consumo globale di energia e il 37% delle emissioni di CO2 globali legate alle emissioni, rispetto ad altri settori. Dal 2019 al 2022 l’impatto degli interventi eseguiti con il “Super Bonus 110%” sul patrimonio esistente ha ridotto le emissioni di CO2 di 979 mila tonnellate con un abbattimento circa del 50% delle emissioni originarie e sono stati inseriti 106 milioni di kW /anno di energia rinnovabili.
Intorno ai riferimenti di cui sopra gravitano altri dati come il numero di nuovi professionisti che sono emersi in questi anni, esperti nel districare le complesse e corpose normative dei Bonus e Superbonus, gli aumenti dei costi dei materiali, derivati dalla numerosa richiesta nel breve periodo. Si è confermato il dogma, alle volte taciuto, del ruolo trainante dell’edilizia per la tenuta del tessuto imprenditoriale e dell'economia del Paese.
Il nuovo Governo, con il Ddl di Bilancio approvato dal Consiglio dei Ministri recentemente, ha modificato in parte quanto fino ad ora conoscevamo. Vedremo come questo inciderà nel mondo delle costruzioni e nell’economia nazionale.
Riporto di seguito un semplice schema che può aiutare a capire le modifiche ad oggi apportate:
Fonti:
(dati Nomisma ed Ance Emilia anno 2021/2022);
(dati Movimprese condotta da InfoCamere, per conto dell'Unioncamere);