Domanda & Offerta di Lavoro
di Mirella Di Leonardo
13 maggio 2024
di Mirella Di Leonardo
13 maggio 2024
Come si incrociano DOMANDA & OFFERTA di lavoro?
Dal dopoguerra ad oggi, il mercato del lavoro italiano ha visto un’evoluzione (o un’involuzione?) che molto ha cambiato le dinamiche del “Cerco-Trovo Lavoro”, passando dal Monopolio statale alla gestione privatistica.
L’analisi non poteva non cominciare con una breve storia della gestione “burocratica” delle pratiche (cartacee) dal 1946: i meno giovani si sono ricordati del “Libretto di Lavoro”, del Nulla Osta” e del “Passaggio Diretto”, i più giovani hanno scoperto l’esistenza della chiamata nominativa e dell’art. 16.
Altri tempi! ma ci sono alcune dinamiche che non sono così lontane.
Davide Giro, Responsabile dell’Agenzia di Lavoro Synergie, e Gabriele Marzano, specialista in politiche pubbliche del lavoro, ci hanno confermato che ora come negli anni ’60 (quelli in cui pensavamo di poter parlare di Piena Occupazione) la ricerca di un posto di lavoro è affidata più al “Passa parola” che alla selezione della figura professionale da parte di Aziende specializzate.
Trovare lavoro, del resto, è già esso stesso un lavoro e valorizzarsi nel modo giusto è basilare: sono importanti le competenze che sole non rappresentano, però, l’aspetto fondamentale per essere “appetibili” e selezionabili.
Sono cambiati tecnicamente gli strumenti operativi: si passa dal colloquio personale con il collocatore (figura professionale ormai persa e sostituita per un breve periodo dal “navigator”) al colloquio da remoto e si arriva alle banche dati di siti specializzati.
Tre domande dirette ai relatori:
Chi offre e chi domanda lavoro?
Come si trova lavoro?
Limiti e vantaggi del Collocamento pubblico e privato
Pur da visioni necessariamente diverse, i relatori ci hanno dato il medesimo riscontro.
In questi ultimi anni, soprattutto dopo il Covid, la ricerca di lavoro non coinvolge solo chi non ha un lavoro ma anche chi non è soddisfatto di quello che ha o che vuole cambiare e ampliare le proprie competenze, non necessariamente per il solo aumento retributivo ma anche per la ricerca di una diversa qualità del lavoro e, conseguentemente, di un miglioramento della propria vita.
Il collocamento pubblico ha ancora la lenta struttura centralistica e ha bisogno di personale per funzionare meglio; il servizio privato ha una raccolta di curricula e di richieste aziendali più agile.
L’ovvietà è che il lavoro si trova cercandolo, con costanza e metodo, avendo ben chiaro quale sia il risultato che si vuole ottenere.
Può servire del tempo e, perché no?, anche della fortuna.
Mirella Di Lonardo